O Porci, finalmente è giunto il momento del BT estivo!
Dopo un braticola comodo comodo in riva al mare, serviva un ritorno alle tradizioni.
Per cui posto in montagna, raggiungibile con sterrato, e si dorme in tenda.
Appuntamento alle 9,00 al bar Zaira di Vicovaro o, come direbbe Cavammuorti Ardito: “Se vede Moalle, no? Ve arzo lì Tobar? Deh, Vic o varo? Mand’è? la`?”
Bacetti, caffè, paja e partiamo.
È luglio, per non morire di caldo abbiamo cercato di mantenerci in quota.
Per cui Licinese, Orvinio, a destra per Vivaro Romano e giù nella valle del Turano.
Qualche km di Turanese, poi a Castel di Tora andiamo verso il Salto.
I primi km sono di stradello a tratti asfaltato a tratti sgarupato, ma il panorama è bellissimo.
Poi ricomincia l’asfalto e passiamo per Vallecupola e Varco Sabino e scendiamo al Lago del Salto.
Un po’ di lungolago, Borgorose e qualche km. di superstrada, usciamo a Flamignano e ci facciamo tutta l’Amiternina fino a Tornimparte, passiamo davanti al casello e arriviamo al valico di Campofelice.
Lì ci sono dei bei pratoni, coi tavoli all’ombra, dove mangiare belli freschi e riposare i culi.
Ognuno porti il companatico che crede, Oreste porterà il vino e il pane (DOP di Vicovaro).
Dopo il caffè di Sorciosecco ripartiamo, scendiamo verso l’Aquila, Statale 17 (https://youtu.be/AWkPpk8vsVY) per Forca di Presta e Antrodoco (Dio ce scampi dall’acqua, da lu focu e da chilli de Andreocu!), poi le gole del Velino (a rischio patente!), Posta, Leonessa (sosta acquisto ciccia da Agabiti), Cascia, Norcia (sosta acquisto norcinerie varie da Ansuini), poi andiamo verso Forca di Civita, sulla montagna si gira a destra e in 1.300 m. di sterrato siamo sul posto.
C’è il braciere, il tavolo connle panche e il fontanile.
Serve la DMB, la sedia per stare attorno al foco, una maja che stamo sui 1.000 m., tenda e dotazione per dormire.
La legna ce la dovrebbero portare sul posto (ce lo confermaranno martedì)