84° B.T.    16 - 17 gennaio 2015, Podere Pantano - Radicofani SI

“Un uomo solo al comando”

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La data del prossimo BT (85°) sarà il:

17 aprile 2015

.... spostamento di data BT dovuto a: FRUX

10 aprile 2015

DE BRATICULO OCTOGESIMO QUARTUS

Braticolari presenti: 14
Km. fatti: 450, di cui oltre 10 di sterrato.

Presenti I tre Padre Custodi:
Massimone su Moto Guzzi T5 suo,
Porcherrimo su LeSPans
Moliso sul V35 del figlio:
(continuano la disgrazie della California più bella del mondo (dice lui), stavolta si è rotta una molletta del cambio, e ciò causerà il nome del BT).

I restanti due terzi di Bureste Peppe e Frux, uno su  Guzzi T5 e l'altro, semi-infermo, in auto.
I Porci d'Oro (e d'acciaio)
Miki su Moto Guzzi California "Morgana",
DGK e GrazieSandro su Suzuki Vtrom,
il Porco Fonditore e il Callarostaro su Honda Transalp
il piennephùista superstite Gattone alias CiB. 

La niú entri, il porcellino da latte Ivan Dooan, giovane guzzista su 1200 Sport. Chiudono la lista Nello, Rev e Rob, giunti in auto.

Si parte da Le Rughe per la Cassia, e subito scatta veloce (se, vabbe') in testa Moliso, che con l'agile e leggera V35 fa l'andatura del gruppo. Più nessuno lo supererá per tutta la giornata

Transitiamo rapidamente lungo la Cassia, pausa caffè al solito baretto di Montefiascone, dove raccogliamo Massimone e GrazieSandro.

Frux, in auto, ha giá comprato le cibarie per il pranzo, per cui arriviamo diretti a Bagni di San Filippo, ove ci aspettano calde pozze per riscaldare le stanche membra. Ci aspettano anche Nello e Vev e Vob, con le cibarie e il vino per la serata.

Le pozze alla base della "Balena bianca" sono in realtá un po' freddine, per cui ci arrampichiamo alla ricerca dell'acqua calda; un po' di riposo a mollo, due foto per far rosicare chi non c'è, poi rifocilliamo anche le panze di sacra carne e cacio e ci apprestiamo a raggiungere l'agriturismo.

E comincia a piovere, la strada è curvosa e molto liscia, non so come ma mi sdraio su una curva: l'asfalto è talmente scivoloso che neanche si strappa l'antipioggia, la moto non si fa niente, quindi ripartiamo e arriviamo al desco braticolaro, mirabilmente scelto da Bureste.

Gran bel posto, casale in pietra del '700 tutto per noi, con appartamenti rifiniti e soprattutto una grande taverna al piano terra, con camino e cucina.

Rob ci delizia con una pasta con ciccia e funghi (le mezze penne fanno un po' anni '80, ma non è colpa sua), le patate al forno, un po' (poca) ciccia, il vino è bbono, la genziana pure, e soprattutto la compagnia è impagabile.

Senza scordare le delizie che tanti portano, dalle marmellate di Dgk alle varie forme del porco.

Risate, chiacchiere attorno al tavolo, messa al corrente della vita di amici che non vediamo quanto vorremmo...

Con l'occasione, si decide la data del prossimo BT, VENERDÌ 17 APRILE, e si nomina il quattordicesimo Oreste, Massimone, Miki e GrazieSandro, detto

OresTravel

il cui motto sará "basta Braticola da froci, mo' so' cazzi vostri!".

Il giorno dopo si riparte alla spicciolata, io ho un incontro di lavoro a pranzo a Tuscania, ho il tempo per godermi la Tuscia viterbese in una splendida giornata di sole, poi ancora la Cassia fino a Roma.

Insomma, come al solito, chi c'era lo sa, chi non c'era si fotte!

Miki


Barbaro dal nord ovest,
sono partito da solo un po' in ritardo, aurelia fino a Grosseto, Paganico e poi finalmente un po' di curve intorno all'Amiata fino a raggiungere Bagni di San Filippo.
Arrivato giusto giusto con i braticolari che avevano già fatto il bagnetto e si apprestavano alla partenza verso il podere Pantano.
Ci avviciniamo a velocità moderata perchè la strada è scivolosa....
Ad un tratto sento un rumore di ferraglia, guardo nello specchietto e vedo Michele e morgana orizzontali sulla strada.

dietro front ma nulla di grave, Michele si rialza e riparte come se nulla fosse.
La serata è gradevole e oltremodo necessaria per la cura del mio stress.
Segue il meritato riposo con tutti i braticolari accoppiati nei comodi letti matrimoniali
la notte trascorre con i soliti tipici rumori.

Nel ritorno ho approfittato della clemenza del meteo per farmi un po' di curve quindi Piancastagnaio, Santa Fiora e poi passaggio dalla valle del diavolo. In questo modo ho anche evitato il vento forte che incombeva sulla zona costiera.

Insomma il braticola è curativo, non c'è dubbio, forse è per questo che è una tradizione che rimane salda nel tempo!
Di sicuro è per questo che chi non c'è ma c'è già stato sa bene perchè "si fotte!"

Callarostaro