I tre padri custodi:
Porcassimo su Bellagio
Porcherrimo su LeSPans
Moliso su California
I soci fondatori:
Frux su Bmw (l'unica sopravvissuta)
DGK su YZS - SP
I Porci d'oro:
Mollicone su Saphira (e poi Croma)
Polverone con DGK
Graziesandro in auto
Chiatta e Molesto su Ural
Naso su Spigola Vstrom
Federicone su XT
Gadget su Africona
Astolfo su California a uno
I porcellini da latte:
Nello su Guzzi
Peppe su Ural
Chi c'era lo sa, chi non c'era si fotta!
Il sessantacinquesimo BT è stato indubbiamente un braticola particolare.
Giá da qualche giorno serpeggiava tra i bratcolarI una certa preoccupaziome per il maltempo imminente, ma Oreste aveva tacitato tutto con la frase:
"Ma la fate finita de proccupavve! Si piove (o fa quarche fiocco di neve) sarà una precipitazione a base d'acqua!...mica merda!"
Per cui, tutto confermato, si parte ugualmente, e se si troverá la neve vedremo. Il percorso prevedeva Di fare un po' di autostrada, un po' d stradell e una sosta ristoratrice nella cade pozze di Bagni San Filippo, per poi raggiungere il desco braticolaro poco prima di Bago Vignoni.
All'ultimo minuto, un impegno di lavoro mi costringe ad andare venerdí mattina alla Selciatella, ovviamente giá vestito da braticolaro. Poco male, allungheró di un centinaio di km. e di due o tre ore, ma raggiungeró gli altr per strada.
Appena prma di ripartire da Aprilia, peró, cominciano ad arrivarmi le prime telefonate che m parlano d nevicate.
Vabbe', passo per la costa. Arrivato alla fine dell'A12, mi chiamano che sono dispersi nella tormenta, alcune moto lasciate lungola strada, insomma un disastro, e mi sconsigliano assolutamente di provee a raggiungerli.
Niente da fare, torno a casa a posare la moto, dopo 260 km. fatti carico di tutto il necessaire braticolaro.
A casa risento i dispersi della brigata tridentina, pare che la neve stia concedendo una pausa, per cu cercheranno di convergere verso la costa, dove il tempo dovrebbe essere migliore.
Faccio una telefonata ad un amico di Tarquinia, una breve ricerca su internet e trovo un agriturismo che possa ospitare i prodi braticolari. Orama si son fatte le quattro, ripartire in moto per rifare l'A12 mi sembra decisamente inutile, per cu parto in macchina e raggiungo l'agriturismo, tra Montalto e Tuscania, praticamente in contemporanea coi primi braticolari.
Purtroppo non puó raggiungerci il Reverendo, l'unico che (venendo da nord) era riuscito a raggiungere l'agriturismo previsto in origine, ma che a causa della neve è dovuto tornare a casa.
Purtroppo non c'è il fuoco, per la prima volta, e non potremo cucinarci da soli, ma questo è stato un danno limitato. Intanto si chiacchiera, si commenta l'arrivo al BT della nuova "Sezione Sidecar", composta da ben due Ural guidati dal Chiatta (col Molesto per zavorra) e al porcellino da latte Peppe, niu entri campano/Zagarolense; poi, in attesa della cena, tutti in sala per un traversone di gruppo co le carte per presbiti di Naso.
L'attesa non è comunque vana: gli osti ci allietano con vari affettati locali, crostini, acquacotta "a pesce fuggito", pappardelle al cinghiale e ai funghi, maialino al forno...il tutto annaffiato da varie caraffe di bun rosso.
Si passa poi alla nomina del decimo Oreste, che vede finalmente l'impegno del socio fondatore Frux, oltre a me e Polverone. Com'è tradizione, Oreste scegle il suo nome che sará, in onore di Gabriel Portello (o meglio Porchello) "Orestèn braticolfíx tchen tchen". Scegliamo la data del primaverile: VENERDÍ 15 APRILE.
Siamo (sono) tutti abbastanza stremati, per cui poco dopo mezzanotte siamo giá tutti a nanna. E la mattina dopo si riparte di buon'ora: chi deve recuperare le moto ad Orvieto, chi deve farsi il viaggo a 80 all'ora in sidecar, chi ha da fare, in piú il cielo promette pioggia.
Ai presenti l'onore di raccontare la ritirata di Russia.
Miki